Rilassamento

Rilassamento ginnastica dolce biosomatica lodi gattoIl Rilassamento può avere sia una finalità di generica ricerca del benessere sia terapeutica nel caso di persone che presentino uno squilibrio nel funzionamento del sistema neuro-vegetativo, come nel disturbo d’ansia generalizzata, nell’insonnia e nella cefalea tensiva.

In una seduta di Rilassamento si lavora in modo guidato attraverso un processo di esplorazione del vissuto tonico e somatico. Questo significa un ascolto profondo e acritico del corpo e delle sue sensazioni (somatico), in particolar modo sul piano muscolare (tonico). In questo lavoro accade spesso che si manifestino delle resistenze che ostacolano la distensione. Il presupposto teorico è che alla base delle tensioni somatiche e dei blocchi tonici vi siano conflitti di cui la persona non sempre è consapevole a livello cosciente.

In sedute di stampo terapeutico psicanalitico l’allentamento del tono e il corrispondente abbassamento delle difese psichiche può agevolare la comparsa di ricordi, pensieri ed emozioni. Questi vengono elaborati con l’aiuto del terapeuta, e possono aiutare il paziente a risolvere i suoi conflitti inconsci raggiungendo un maggior stato di benessere.

In una seduta di Rilassamento non terapeutico i benefici sono molteplici e portano comunque a un crescente stato di calma lucidità e benessere. L’operatore in questo caso non dà interpretazioni di tipo psicologico, limitandosi ad accompagnare e condurre l’utente attraverso un processo auto-curativo.

In sintesi il lavoro di Rilassamento può generare una capacità autonoma di rilasciare le tensioni, calmare l’iperattività mentale, ridurre le preoccupazioni eccessive e l’ansia, favorire il sonno, la chiarezza del pensiero e la concentrazione.

Aspetti basilari del rilassamento

Il rilassamento non è semplicemente uno stato, ma un processo che necessita di tempo e, se così si può dire, allenamento. E’ una ricerca che richiede dedizione e costanza e che può incontrare ostacoli e resistenze.

L’attenzione, in quasi tutti i metodi, è orientata al corpo. La persona apprende come distaccarsi progressivamente dall’ambiente esterno i cui stimoli diventano più fievoli, mentre il vissuto somatico si fa più ricco.

L’effetto fisiologico più evidente e immediato del rilassamento è la riduzione del tono muscolare. Il punto di arrivo è però più ampio e interessante: parliamo di un “decontrarre” corpo e mente, di lasciar andare azione e pensiero, fino al raggiungimento di uno stato naturale, non forzato, di quiete.

L’operatore accompagna l’utente attraverso la voce, a volte un tocco leggero o la proposta di semplici movimenti segmentari.

Poiché le tecniche di rilassamento mirano al riequilibrio del sistema neuro-vegetativo e a ridurre lo stato di attivazione dell’organismo, sono particolarmente indicate per la riduzione dell’ansia. Attraverso l’allenamento si acquisisce la capacità di farsi coinvolgere meno da ciò che tende ad alterare l’equilibrio psico-fisico. L’ansia è anche in stretto rapporto con la prestazione: moderati livelli d’ansia migliorano la prestazione, livelli troppo elevati la peggiorano drasticamente. Le tecniche trovano allora una valida applicazione nel campo sportivo, professionale, scolastico e in generale in tutte le situazioni in cui è richiesta una concentrazione specifica per superare una difficoltà sul piano mentale o fisico. Il rilassamento è anche consigliato per recuperare le energie spese per un’attività psichica o fisica prolungata, per diminuire la sensibilità al dolore, per rafforzare le capacità mnemoniche e per raggiungere, con minor difficoltà, obiettivi prefissati.

Le tecniche

Ci sono tecniche molto specifiche quali Training autogeno, metodo Bergès, metodo Soubiran, Rilassamento Progressivo di Jacobson, Mindfulness, Visualizzazione guidata e altri.

Nelle tecniche sopracitate la monotonia degli stimoli contribuisce al progressivo isolamento dall’ambiente circostante. Nei metodi, infatti, si utilizzano dei movimenti ritmici e regolari o delle particolari formule verbali ripetitive per indurre il rilassamento.

Nel metodo bioSomatica ogni seduta è differente. La parte di rilassamento è, potremmo dire, attiva. L’allievo viene aiutato e guidato a trovare la propria posizione, il proprio movimento, il proprio controllo mentale in modo sempre più autonomo. Non siamo tutti uguali, né lo sono i momenti della nostra vita. Una guida rispettosa farà sì che l’allievo acquisisca strumenti, ma che in breve tempo impari a modellarli su di sé e sulla specificità del qui e ora.

Bibliografia

Ajuriaguerra J. De (1960). Tonus corporel et relation avec autrui. L’experience tenique au cours de la relaxation. Premier Congrès de Med. Psychosomat. Del langue fr. Vittel 8-10 julliet. Rev. De Méd. Psychosomatique Psychosom

Bergès J. et Bounes M. (1974). Il rilassamento terapeutico nel bambino. Milano, Masson, 1978

Lowen A. (1958). Il linguaggio del corpo. Milano, Feltrinelli, 1978

https://www.spiweb.it/spipedia/tecniche-corpo

https://www.zanusso.it/wp-content/uploads/2018/11/IL-RILASSAMENTO-MUSCOLARE-PROGRESSIVO-DI-JACOBSON.pdf