Respirazione
Respiro, tecniche di respirazione, esercizi per la respirazione… Ogni scuola di pensiero, dal fitness alla riabilitazione applica metodologie diverse, purtroppo non sempre rispettose della fisiologia respiratoria. Il dato di fatto comune però è che nella maggior parte dei casi si respira male: il 90% della popolazione soprattutto nel “nord del mondo” non respira correttamente e fisiologicamente. Nello specifico, e molto sinteticamente: respiriamo troppo, con la bocca, con scarso uso del diaframma.
Iperventilazione
Il risultato è in genere l‘iperventilazione, cioè un eccessivo apporto d’aria, superiore al necessario, con conseguente rilascio di ossigeno da parte dei polmoni durante l’espirazione. Secondo l’OMS si può parlare di iperventilazione quando il respiro apporta più di 5 litri d’aria al minuto. Questa soglia potrebbe essere adeguata sotto un grande sforzo, correndo, praticando attività fisica intensiva, e invece viene riscontrata dai ricercatori a riposo o in condizioni di normale attività.
Perchè questo avviene? Per vari fattori che si sono modificati macroscopicamente negli ultimi decenni: cattiva alimentazione, stress, inquinamento atmosferico, iperattività, sedentarietà, sovrappeso, ecc. La ventilazione, prima perfettamente strutturata per garantire un corretto scambio gassoso negli alveoli polmonari ora, con un metabolismo rallentato e quindi una minor produzione fisiologica di CO2, risulta eccessiva.
A questo va aggiunta la cattiva abitudine: respirare con la bocca! E’ scorretto, non fisiologico e favorisce l’iperventilazione. Questo accade quando parliamo, inspirando sempre attraverso la bocca e non facendo una pausa e inalando col naso; quando ci viene insegnato a soffiare fortemente con la bocca in espirazione sotto sforzo. Addirittura in gravidanza molti istruttori di ginnastica o preparatori dei corsi preparto consigliano una respirazione molto profonda, non tenendo conto del fattore Co2 (anidride carbonica).
Ovviamente la Co2 va espulsa con l’espirazione, si tratta di gas di scarico, per così dire. Ma la sua importanza è fondamentale: il sangue ossigenato con l’inspirazione porta ossigeno ai tessuti, e lo rilascia quando il contenuto di Co2 è adeguato. Altrimenti lo riporta ai polmoni, e questo viene espulso attraverso l’espirazione. In sintesi iperventilando immettiamo ed espelliamo enormi quantità di ossigeno, senza che questo irrori adeguatamente i tessuti. Comprendiamo bene come questa sia una respirazione assolutamente scorretta. Respirare troppo dunque è respirare male.
Un buon respiro invece terrà conto almeno di questi
Fattori fondamentali
- Il respiro profondo, diaframmatico, deve necessariamente essere lento e consapevole, per dare il tempo al sistema di svolgere il suo lavoro.
- Anche sotto sforzo è importante respirare solo col naso.
- Per recuperare dopo uno sforzo, un respiro dal naso in cui l’espirazione sia più lunga dell’inspirazione è più rigenerante, e in tempi più brevi, di un’iperventilazione.
- Ci sono attività in cui l’iperventilazione è praticata con cognizione: ad esempio alcune tecniche di meditazione, il pranayama, la ricerca di stati di coscienza alterata. Queste non sono tecniche respiratorie salutistiche. Si tratta di alterazioni motivate da una ricerca di tipo spirituale e/o mentale, con finalità diverse: non è nostro interesse criticare o commentare, ci interessa sottolineare però che non hanno a che fare con il cosiddetto Buon respiro, sano, fisiologico e apportatore di benessere.
Respirazione in biosomatica
In biosomatica applichiamo la respirazione profonda e lenta, dal naso, con pause e/o ritmo fisiologico (inspiro doppio dell’espiro). In questo modo il lavoro muscolare è sempre privo di effetti collaterali quali la produzione di acido lattico (che viene generato fra gli altri fattori da carenza di ossigeno sotto sforzo).
Inoltre la concentrazione sul buon respiro genera uno stato di quiete della mente che rilassa e induce benessere generale.
A questo aggiungo che nella continuità del lavoro somatico si genera un circolo virtuoso per cui la cattiva abitudine a respirare male viene a poco a poco sostituita da un buon respiro che diventa sempre più spontaneo e naturale. Viene favorito il lavoro muscolare, le tensioni e le contratture si sciolgono, il rilassamento è più profondo ed efficace.